Bata de cola

La bata de cola, un simbolo della danza flamenca

La siguiriya con bata de cola al teatro Ringhiera di Milano
La siguiriya con bata de cola al teatro Ringhiera di Milano

La siguiriya con bata de cola al teatro Ringhiera di Milano

La siguiriya con bata de cola al teatro Ringhiera di Milano

La puntata n. 54 del podcast Flamenco chiavi in mano è dedicata alla bata de cola!

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Puntata n. 54

La bata de cola nel flamenco

Che cos’è la bata de cola?

Negli ultimi anni l’abbigliamento per il flamenco ha subito molti cambiamenti e ad un certo punto della storia del flamenco sono quasi sparite le batas de cola, quelle tipiche gonne con lo strascico, molto voluminose e pesanti, per il cui uso si richiede una particolare, faticosissima e complessa tecnica.

Ultimamente però la bata de cola sta vivendo un nuovo successo, e, per il nostro piacere, possiamo vederla in scena in parecchi spettacoli (nella foto a destra, di Roberto Lauretta, vedete la nostra bellissima allieva ed amica Andrea nel nostro spettacolo “Con Mucho Gusto”).

Viene principalmente usata ballando Alegrías, Soleá, Caña e Siguiríya, ma si ritrova anche in altri palos, in via sperimentale.

È auspicabile che venga maggiormente ripresa dalle giovani generazioni in quanto l’innovazione e la ricerca non devono far dimenticare gli elementi che hanno contribuito alla evoluzione del flamenco, che dalle sue origini l’ha portato a diventare ciò che è oggi, e la bata de cola offre possibilità coreografiche notevoli.

Apparve a metà del XVIII secolo in forma ridotta in larghezza e lunghezza rispetto a quella che conosciamo oggi, per poi arrivare al primo modello di vaste dimensioni esibito a Granada e realizzato in percalle bianco.

Quel modello parve una versione modificata dei costumi principeschi dell’epoca. La prima ad usarla nel baile fu “La Majorana” in contemporanea con la sua antagonista “La Macarona”.

Di quest’ultima venivano apprezzate la purezza e complessità delle linee formate dai movimenti del corpo, del manton e della bata de cola, in particolare nelle vueltas seguite da improvvise fermate che la facevano apparire come una artistica statua su di un piedistallo.

Agli inizi del XX secolo divenne molto di moda, e grandi bailaoras come Pastora Imperio, Antonia Mercé e La Argentina la utilizzarono. Per rendere meno difficoltoso e faticoso il suo uso si tornò a ridurla creando una versione con strascico più corto ed in tessuto più leggero, el colín, che si utilizza per esempio por Caracoles o por Guajíras.

Personaggi che sono punto di riferimento per lo sviluppo delle possibilità coreografiche della bata de cola sono state Matilde Coral, con un uso piuttosto elegante e decorativo, e Milagros Mengibar, che ne ha sfruttato maggiormente le possibilità di movimento.

Oggi si possono ammirare bailaoras come Belén Maya, che ne fa un uso molto sperimentale, vicino al teatro danza (per lei la bata diventa un oggetto di scena da esplorare), ed altre, come Concha Jareño, che ne fanno un uso prevalentemente emozionale, espressivo, vicino alla danza contemporanea, ed altre ancora, come le bailaoras che provengono dalla scuola sivigliana di Matilde Coral (una fra tutte: Isabel Bayon), ne fanno un elemento di decorazione che esalta le linee del corpo.

Dove posso acquistare una bata de cola?

Se volete acquistare una bata de cola, vi consigliamo una sartoria di Sevilla, la Fabrica Flamenca, ubicata in Calle de la Amargura 8.

I gestori, Maija e Daniel, sono professionali e disponibili, le loro batas volano a meraviglia (non tutte lo fanno, alcune sono solo estetiche ma non ci si può ballare!), i materiali usati sono ottimi e i prezzi molto ragionevoli.

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