Jessica Vassalli

dove e quando

Orari delle lezioni con l'insegnante
Jessica Vassalli

In zona Loreto Via Pomezia 12, Milano

• 🕕 Martedì 18:00 - 19:00   Hip Hop base
• 🕖 Martedì 19:00 - 20:00   Corso coreografico di Dancehall e Reggaeton
• 🕗 Martedì 20:00 - 21:00   Heels Dance
• 🕕 Giovedì 18:00 - 19:00   Video Dance
• 🕖 Giovedì 19:00 - 19:45   Hip Hop mix style
• 🕢 Giovedì 19:45 - 20:45   Hip Hop intermedio

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Orari dei corsi aggiornati il 9 febbraio 2025

Jessica Vassalli è nata a Bergamo nel 1998. Appassionata alla danza fin da piccolissima, inizia a prendere lezioni all’età di 11 anni. La sua passione immediata è verso la danza Hip hop, che studia con dedizione e tenacia in varie scuole, nella sua zona d’origine.

Subito dopo essersi diplomata, decide che la danza ha un valore centrale nella sua vita e si trasferisce a Milano per studiarla seriamente.

Si forma in accademia a Milano per 3 anni, prima presso il Moma Studios e poi all’Underground Milano Dance Studio, scuole specializzate centralmente sull’hip hop, dove approfondisce le sue conoscenze sulla materia.

Viene così a contatto con altri stili urban, come house, popping, contaminazione, waacking, locking, commercial, dancehall… I suoi orizzonti si ampliano enormemente e si orienta sempre più verso l’insegnamento.

Jessica Studia con diversi maestri (come Sara Sheba, Spedix, Teddy, Rickesh, Pri) le basi della urban dance, l’atteggiamento, la storia e molto altro.

Vive a Milano da ormai 4 anni, e continua a studiare e tenersi aggiornata.

Nel corso dei suoi studi ha fatto diverse esperienze lavorative tra cui concerti, sfilate, programmi tv.

Appassionata di viaggi, adora prendere lezione nei paesi che visita, per arricchire il proprio bagaglio di formazione in maniere nuove e stimolanti. In particolare, ha studiato spesso a Roma e Londra e, ultimamente, anche a Parigi.

Questo è il suo messaggio: “La danza per me è emozione, è la libera espressione di noi stessi ed è questo che mi piacerebbe trasmettere e che arrivasse durante le mie lezioni. Vorrei che la sala diventasse uno spazio di condivisione senza inutili giudizi e preoccupazioni.”